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Eversivo - Il “ritorno” della carta da parati

Il “ritorno” della carta da parati

L’equilibrio tra stile retrò e modernità

Quando si pensa alla carta da parati, non si può non pensare alla Belle Époque quando questa decorazione la faceva da padrona in quasi tutte le pareti, un elemento d’arredo quasi imprescindibile. Con il passare degli anni, grazie al perfezionamento dei materiali e alle tecniche utilizzate, questa tipologia di rivestimento ha assunto sempre più un ruolo da protagonista nell’arredamento degli interni, in grado di unire il fascino dell’antico al sapore contemporaneo. Un’idea di allestimento murale che aiuta a valorizzare una parete anonima o con una rappresentazione che possa dare tridimensionalità e regalare un’emozione visiva; non un semplice motivo che si ripete ma una riproduzione realistica di qualsivoglia soggetto.

Lo stile délabré, dove il presente e il passato si fondono per creare un elegante effetto vissuto con quel tocco moderno, è una tipologia di decorazione che può essere riprodotta anche attraverso l’utilizzo di wallpaper. Con l’impiego di materiali particolari, come la terra naturale e l’intonaco, ed eclettiche tecniche artistiche è possibile dare nuova vita a una parete.

I parati non sono tutti uguali, esistono differenze importanti che devono essere prese in considerazione. Prima di addentrarci in alcuni esempi, è necessario specificare poche ma importanti considerazioni che possono aiutarci nel prendere la scelta più adatta.

L’ispezione preliminare della parete
Non sempre ci si sofferma con la dovuta attenzione a questo aspetto, eppure una valutazione di questo tipo può evitare che si presentino problemi e sorprese con il passare del tempo.

Il fattore decisivo è indubbiamente l’umidità degli ambienti, al fine di evitare situazioni in cui l’applicazione non trovi la sua più idonea collocazione è bene verificare preventivamente il grado della stessa all’interno del locale. Da non dimenticare è il controllo delle condizioni della parete, un intonaco o una situazione di degrado influirà negativamente sulla presa e la tenuta della carta stessa; per questo motivo prima di ogni altra cosa, è indispensabile rendere tutto perfettamente liscio.

Per quale materiale optare?
La scelta è molto ampia, oltre ai fattori sopracitati, ci sono importanti considerazioni da fare anche sui costi e sull’applicazione vera e propria. Si potrebbero aprire tantissime parentesi e addentrarci tra le soluzioni in cellulosa, in fibra di vetro, in vile, mista a intonaco, ecc… arrivando anche alle pellicole, ma ci allontanerebbe dal focus principale del nostro articolo.

Sì, perché in questo breve trafiletto vorremmo lasciare più spazio alle immagini così da raccontare alcuni dei progetti che abbiamo sviluppato.

Come si suol dire “Queste sono immagini che puoi sentire”. Anche se sono stampe, vi è una percezione tattile della diversa matericità della superficie di questi parati artigianali.

È possibile riprodurre su qualsiasi supporto una texture o una fotografia (che sia in HD).
È arrivato il momento di osare!

Wallpaper vinilica in tessuto non tessuto [da sinistra a destra]
1 – Carta da parati in tessuto non tessuto (peso 350 gr/mq) con finitura goffrata, caratterizzata da filamenti più marcati.
2 – Carta da parati in tessuto non tessuto (peso 350 gr/mq) con finitura tramata effetto tessuto.
3 – Carta da parati in tessuto non tessuto (peso 380 gr/mq) con finitura leggermente tramata in rilievo.

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