Con l’arrivo della bella stagione si ha sempre più voglia di vivere gli spazi esterni, siano questi di un’abitazione privata che di un locale. Quale miglior modo se non attraverso una pergola? E più precisamente di una bioclimatica? Ecco cosa sono e come funzionano.
Una pergola bioclimatica è una struttura architettonica che funge da copertura per un’area esterna come un patio, una terrazza o un giardino. Questa è progettata per essere altamente funzionale e versatile offrendo una serie di vantaggi veramente interessanti.
La caratteristica principale di una pergola bioclimatica chiusa è la sua capacità di regolare il clima all’interno dell’area coperta in base alle condizioni meteorologiche. Nella parte superiore solitamente sono dotate di un sistema di apertura e chiusura a lamelle orientabili in base all’angolo del sole e all’intensità del vento. Ciò consente di regolare l’ingresso della luce solare, dell’aria fresca e di proteggere dalla pioggia. La struttura è dotata di un sistema di grondaie e di scolo dell’acqua capace di far defluire il tutto. Sono proprio queste lamelle a contraddistinguere questa tipologia di pergola da quella tradizionale.
Alcune pergole bioclimatiche sono dotate di sistemi di riscaldamento e raffrescamento integrati, a pompe di calore o i semplici ventilatori, che consentono di creare un ambiente confortevole in ogni stagione dell’anno. Se predisposte con pannelli fotovoltaici hanno la possibilità di utilizzare la luce del sole come fonte di produzione energetica, un gran bel risparmio a livello di consumi e di impatto ambientale. Per usufruire degli spazi anche in inverno, isolando così dal vento e dalla pioggia, si può pensare all’installazione di chiusure laterali; queste ultime possono essere: vetrate battenti o scorrevoli, a impacchettamento, con teli oscuranti o tende in tessuto tecnico.
Non ci addentriamo nello spiegare le diverse finiture e combinazioni delle stesse perché si potrebbe aprire un altro capitolo, ma non possiamo non menzionare una distinzione importante tra le strutture ovvero tra: addossate o autoportanti.
Pergola bioclimatica addossata

Come dice la parola stessa la struttura poggia un lato (dove si trova anche il motore) su una parete dell’edificio nella quale viene installata, mentre la parte anteriore è sorretta da pilastri. Questa soluzione è ideale per creare un ampliamento della casa, utilizzando al massimo anche spazi più ridotti come terrazze e balconi.
Pergola bioclimatica autoportante
Diversamente da quanto sopra, questa tipologia è del tutto indipendente e non necessita interventi di muratura per il fissaggio a parete. Può essere posizionata liberamente a seconda delle esigenze.

Ci sono tantissimi aspetti tecnici che vanno spiegati in maniera più dettagliata per cui vorremmo approfondire l’argomento in un capitolo successivo, da sottolineare però c’è un tema fondamentale: l’installazione delle pergole bioclimatiche rientrano nei lavori con detrazione fiscale. Ad oggi l’incentivo per l’installazione di pergole e pergole bioclimatiche in grado di migliorare l’efficienza energetica domestica è l’Ecobonus che permette di recuperare il 50% delle spese sostenute attraverso una detrazione fiscale o uno sconto diretto in fattura.
Questa agevolazione è stata confermata solo per il 2023, e al momento non si sa se verrà estesa anche negli anni successivi. È il momento di agire!
Pergola bioclimatica autoportante
È possibile recuperare le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di pergole e pergole bioclimatiche, grazie alla detrazione fiscale attraverso la quale l’importo del 50% verrà rateizzato in 10 tranche annuali per un massimo di 230 euro al mq, al netto di IVA, prestazioni professionali e lavori di messa in opera. Il massimo importo detraibile è pari a 60 mila euro.
La cessione del credito e sconto in fattura sono due modalità che, per il momento, sono sospese a causa del Decreto blocco cessioni. Il Decreto Legge 16 febbraio n. 11 non permette di utilizzare sconto in fattura e cessione del credito per gli interventi successivi al 17 febbraio, mentre le pratiche già aperte non subiscono modifiche in tal senso. Quindi, prima di partire con i lavori occorre capire molto bene quale metodo di riscossione del bonus è attivo. Nel momento in cui si richiedere un preventivo per installare pergole col bonus occorre essere molto chiari e chiedere all’azienda rivenditrice se c’è l’opportunità di sfruttare cessione, sconto in fattura oppure esclusivamente la detrazione.
Bonus Pergole 2023: documenti necessari
Per avere la detrazione occorre presentare la seguente documentazione:
- Visto di conformità all’Agenzia delle Entrate
- APE (Attestazione di Prestazione Energetica)
- Comunicazione ENEA da inviare entro 90 giorni tramite la sezione apposita del sito web dedicata alla richiesta delle detrazioni fiscali del 50%.
È importante sottolineare che la documentazione deve essere conservata con cura dal beneficiario dell’intervento.
Bonus Pergole: requisiti e scadenze
Tra i sistemi di schermatura solare, oltre alle pergole, rientrano anche le tende da sole per l’esterno, le persiane, le tapparelle e le veneziane. Tuttavia, bisogna rispettare determinati requisiti per poter usufruire dell’agevolazione. C’è tempo fino al 31 dicembre 2023 per poter richiedere il Bonus Pergole.
Concludendo le pergole bioclimatiche sono una soluzione di design, funzionale e tecnologica da non perdere di vista.